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4 agosto, la Gran Bretagna alla Guerra Mondiale per il Belgio



Nel 1914 il Regno Unito dichiara guerra alla Germania il 4 agosto, coinvolgendo di fatto nel conflitto l’intero impero britannico e attribuendo alla Grande Guerra del 1914-1918 la dimensione mondiale con cui oggi la ricordiamo. Non lo fece, almeno nelle dichiarazioni ufficiali, perché la Germania avesse dichiarato guerra alla Russia come risposta alla mobilitazione dei suoi soldati. Non perché la Francia avesse, a sua volta, dichiarato guerra alla Germania in conseguenza dell’alleanza che la legava alla Russia. Neppure lo fece per difendere la Serbia dall’aggressione dell’Austria-Ungheria, a sua volta rappresaglia per l’assassinio per mano serba dell’arciduca Ferdinando erede al trono della duplice monarchia.

L’impero britannico entrò in guerra per difendere la neutralità del Belgio, invaso dall’esercito tedesco sulla strada per Parigi. Infatti il piano Schlieffen, dal nome del capo di stato maggiore teutonico che lo ideò nel 1905, prevedeva, nella prospettiva di una guerra su due fronti contro Francia e Russia, di regolare prima i conti con Parigi, confidando nella lenta mobilitazione dell’esercito russo, per poi rivolgere l’intero esercito germanico a oriente. Per fare questo, superare le difese trincerate francesi poste al confine con la Germania, l’ipotesi quindi era di attraversare i Paesi Bassi e il Belgio, calando da Nord sulla capitale francese.

Il piano si infranse a settembre sulla Marna, a poco più di 100 chilometri da Parigi, in una lunga ed estenuante guerra di trincea che tenne il fronte di combattimento grossomodo stabile fino al 1918.

Così il Belgio, nato a tavolino dopo le Guerre Napoleoniche come regno cuscinetto neutrale per contenere la Francia sconfitta, divenne uno stato cuscinetto, senza una propria identità culturale, politica e linguistica, per frenare le ambizioni tedesche di egemonia europea.

Oggi che la Gran Bretagna lascia la traballante costruzione politica europea è importante ricordare il contributo, anche di sangue, portato da generazioni di inglesi nella storia continentale. Perché anche le vicende di oggi, viste domani in una prospettiva storica, avranno un senso e un sapore completamente diverso.

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